Buongiorno belli!
Ormai assentissima da qui, e sempre più infognata in ospedale (siccome non faccio più i turni di notte devo saltare diversi riposi al mese per mantenermi alla pari con le ore dovute), mi sono accollata (ammetto con piacere e parecchio divertimento da parte mia) anche un altro lavoro via web...sto aiutando un amico a trovare contenuti per un portale che è in via di realizzazione e che sarà messo on line indicativamente dal 20 dicembre, si chiamerà siena free (
www.sienafree.it) e raccoglierà informazioni su tutto quello che concerne siena e provincia, a partire dalle notizie di cronaca (locale e nazionale).
Io in particolare mi occupo di trovare e rielaborare informazioni sui 36 comuni che compongono la provincia di siena...vi metto un esempio di quello che faccio...mi serve un vostro parere sul come ho scritto i pezzi, se sono chiari o meno ecc...
Monteriggioni
Monteriggioni si colloca nella valle dell'Elsa, a circa 4 Km. da Siena, e ad un'altitudine
di circa 200 m. sul livello del mare. Il territorio del Comune è estremamente differenziato
comprendendo i dolci rilievi della montagnola senese, intervallati da piccole pianure (Pian del
Lago, il Canneto), e piccole valli formate da torrenti e ruscelli.
Il centro del Comune è rappresentato da un borgo fortificato sito su un piccolo colle denominato
Monte Ala.
Il nome Monteriggioni, deriva con tutta probabilità dal latino Mons Regis, letteralmente "Monte
del Re", e alluderebbe ad un'antica proprietà Longobarda.
Il Castello di Monteriggioni Fu costruito dai senesi, su ordine del Podestà di Siena, nel 1213
a scopo difensivo e per sorvegliare le valli dell'Elsa e dello Staggia in direzione di Firenze.
Il tracciato della cinta muraria, di forma ellittica, fu ottenuto semplicemente seguendo la naturale
curvatura della cima del Monte Ala, e per limitare al massimo i punti deboli, furono realizzate
unicamente due porte, una (porta Romea) in direzione di Siena, e l'altra (porta di San Giovanni)
rivolta verso Firenze. La cinta muraria misura 570 metri di circonferenza ed in origine era ornata
da 15 torri che si elevavano per 15 metri al di sopra della cinta stessa, le porte massicce, in legno
rivestito di ferro, erano in pratica delle saracinesche che venivano azionate tramite un sistema di
carrucole.
Il castello era inoltre circondato da fossati colmi di carbone (le cosiddette carbonaie) che veniva
incendiato in caso di tentativi d'assalto da parte degli assedianti.
Tutto ciò valse a Monteriggioni la fama di castello inespugnabile ed infatti, nonostante i numerosi
tentativi, i fiorentini non riuscirono mai a conquistarlo.
Fu solo nel 1555, che Monteriggioni venne ceduto ai fiorentini, senza combattimenti, ma con un
tradimento da parte del capitano Zeti, comandante della guarnigione senese, che con questo atto si conquistò
la cittadinanza fiorentina.
Dopo la dominazione medicea, Monteriggioni passò di mano in mano ad alcune importanti famiglie, fino alla famiglia
Griccioli che ancora oggi vanta vaste proprietà sia all'interno che all'esterno della cinta muraria.
Per la sua fama di inespugnabilità, il castello di Monteriggioni divenne poi l'effige della corona che
cinge la testa Dell'Italia.
Dopo il castello stesso, uno dei monumenti più importanti è la Badia dei santi Salvatore e Cirino, che
si trova in località Abbadia a Isola.
Si tratta di un edificio, risalente all'anno 1001 ma rimodernato in epoche successive, in stile romanico lombardo
che conserva al suo interno un affresco staccato di Taddeo di Bartolo, della fine del XIV° secolo e un affresco
di Vincenzo Tamagni del 1520, raffigurante l'assunzione della Vergine
Monteriggioni è così spettacolare ed imponente, che lo stesso Dante ne rimase impressionato, al punto da citarla
nel XXXI° canto dell'Inferno. Ed è proprio da un verso dell'opera Dantesca che ha preso il nome la Festa medievale
che si tiene nel mese di luglio "In Festa Monteriggioni di torri si corona". Si tratta di una delle feste in stile
medievale più caratteristiche di'Italia, durante la quale gli abitanti del castello e molti volontari di associazioni
culturali, vestono abiti dell'epoca e interpretano un personaggio, militare, mercante o contadino. Durante quei giorni
sono banditi orologi, cellulari e persino la luce elettrica, cosicchè al calar delle tenebre il Castello di Monteriggioni risulta immerso in un'atmosfera magica e arcaica che sorprende gli occhi e conquista il cuore.